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Follow the Money – Capitolo II: Nel vivo del QFP e gli strumenti della politica migratoria europea

di Laura Sacher

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Strumento essenziale per la comprensione di molti dei meccanismi e progetti europei, il Quadro Finanziario Pluriannuale non poteva mancare nel viaggio delle istituzioni in Europa. Andremo innanzitutto a scoprire chi sono gli attori chiave e come avvengono le trattative per uno dei budget più complessi nello scenario europeo. Il focus si sposterà poi sul Fondo dedicato alle migrazioni, con i vari aggiornamenti e criticità sollevate.

Torniamo oggi sulla questione economica, già introdotta nel primo capitolo della nostra rubrica Follow the Money in cui vi abbiamo presentato le direttrici su cui si è originato e si muoverà nel futuro uno dei principali meccanismi di finanziamento dell’ Unione Europea, il Quadro Finanziario Pluriannuale (QFP). Per riassumere, abbiamo visto gli aspetti più tecnici di approvazione di questo complesso meccanismo fino ad arrivare al contenuto dell’attuale QFP per il periodo 2021-2027.

Oggi, entriamo nel vivo del campo di azione di Large Movements: la questione migratoria ed il controllo delle frontiere. Innanzitutto, si osserva che, rispetto al periodo precedente del QFP in cui i programmi legati alle tematiche migratorie e di esternalizzazione delle frontiere erano raggruppati in due grandi capitoli, l’attuale quadro pluriannuale finanziario prevede 3 capitoli: Migrazione e gestione dei confini (IV), Sicurezza e Difesa (V), Vicinato e mondo (VI).

In linea con la nostra rubrica, ci concentreremo solamente sui capitoli IV e VI, dato che il capitolo V si focalizza su aspetti più propriamente legati alla sicurezza e alla difesa in termini militari e di disarmo nucleare.        
Nell’ambito dell’ultimo capitolo, analizzeremo uno strumento ancora oggi oggetto di dibattiti di diversa natura: lo Strumento di Vicinato, Sviluppo e Cooperazione Internazionale, (Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument) cosiddetto NDICI.

Capitolo IV del QFP 2021-2027: Migrazione e gestione dei confini

Tra i numerosi programmi del piano di investimento europeo, il capitolo IV affronta le tematiche legate alla gestione dei flussi migratori ed il relativo controllo delle frontiere europee. Andremo in seguito a capire come queste due tematiche interconnesse prendono forma attraverso due strumenti differenti.

Nel complesso, i fondi stanzianti per i programmi di questo capitolo coprono il 2,7% del budget totale. Nello specifico, per i programmi inerenti ai flussi migratori, sono previsti € 11.105 miliardi, di cui € 9.882 miliardi esclusivi al Fondo di Asilo, Migrazione ed Integrazione.

Questo primo Fondo ha l’obiettivo di:

  • Rafforzare e sviluppare gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, compresa la sua dimensione esterna;
  • Sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri, contribuendo anche all’integrazione dei cittadini di cittadini di paesi terzi;
  • Contrastare la migrazione irregolare e garantire il rimpatrio e la riammissione nei paesi terzi;
  • Rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri.

Come verrà implementato il Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione?

Prima di rispondere facciamo chiarezza sui tre metodi di gestione di finanziamento europeo. Per gestione diretta si intende che il finanziamento è gestito integralmente dalla Commissione europea, mentre per gestione concorrente si intende che la gestione è congiunta tra Commissione Europea ed autorità nazionali. Infine, per gestione indiretta si intende che i finanziamenti sono gestiti da organizzazioni partner o altre autorità.

Per quanto riguarda il Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione, per il 63.5% del fondo, la gestione è concorrente. Infatti, l’erogazione di tale fondo è posta direttamente dalla Commissione Europea ai beneficiari finali, attraverso sovvenzioni o gare di appalto. Per quanto riguarda invece il controllo delle frontiere, sono previsti 14.368 miliardi, di cui € 7.389 miliardi specificamente stanziati per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, a sua volta diviso in Strumento per la gestione delle frontiere e i visti e in Strumento relativo alle attrezzature per il controllo doganale. Questo fondo, attraverso soprattutto il primo strumento, ha l’obiettivo di:

  • Contribuire ad un elevato livello di sicurezza interna
  • Salvaguardare la libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione
  • Rispettare l’insieme dei valori pertinenti ai membri dell’UE (acquis europeo)
  • Rispettare gli obblighi internazionali dell’Unione e degli Stati membri

Lo Strumento relativo alle attrezzature per il controllo doganale mette a disposizione delle autorità doganali nazionali una serie di strumenti per il riconoscimento e scanner a raggi X per i cittadini stranieri.

Per quanto riguarda i meccanismi di finanziamento, le quote di questo fondo vengono assegnate direttamente ed indirettamente. Infatti, per i programmi relativi alla gestione delle frontiere si parla di gestione indiretta, mentre per quelli relativi al controllo doganale, i beneficiari sono unicamente i beneficiari predefiniti, cioè le autorità doganali degli Stati membri.

In definitiva, le risorse totali che l’Unione Europea ha investito nella gestione dei flussi migratori e al controllo delle frontiere in questo nuovo settennato di vigenza dell’attuale QFP è pari ad € 25.699 miliardi.

Capitolo VI del QFP 2021-2027: Vicinato e mondo

Ammonta ad € 110.597 miliardi il budget previsto per i programmi del capitolo VI, pari al 9,6% di tutto il QFP. Già da queste cifre, si può presumere la portata attribuita ai programmi inerenti all’azione esterna dell’UE nei cosiddetti Paesi del vicinato, in quelli in via di sviluppo e nel resto del mondo. Per paesi del vicinato dell’UE si intendono tutti quei paesi in prossimità dell’Unione verso est e sud con l’obiettivo di creare rapporti strategici, a livello economico, politico e culturale. Tra questi paesi citiamo Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia. Per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, si parla essenzialmente di Africa ed Americhe; circa le politiche globali del mondo, ci si estende, tra gli altri, all’Asia ed il Pacifico. È proprio nel contesto delle politiche di azione esterna dell’Ue, si definisce il funzionamento dello strumento menzionato sopra, l’NDICI.

Perché l’NDICI è fondamentale nel dibatto sulla gestione delle migrazioni?   

Lo Strumento di Vicinato, Sviluppo e Cooperazione Internazionale, in seguito all’approvazione del Quadro Finanziario Pluriannuale 2021-2017, riunisce tutta una serie di strumenti finanziari già presenti nel precedente QFP 2014-2020, in particolare:

  • Fondo di sviluppo europeo (EDF)
  • Strumento di Vicinato europeo (ENI)
  • Strumento di Cooperazione e sviluppo (DCI)
  • Strumento europeo per la Democrazia e Diritti Umani (EIDHR)
  • Strumento di contributo alla Stabilita e Pace (IcSP)
  • Strumento di partnership per la cooperazione con gli stati terzi (PI)
  • Fondo di garanzia per le azioni esterne

L’obiettivo primario che l’Unione Europea si prefigge di raggiungere con questo strumento è “sostenere e promuovere i valori e gli interessi dell’UE nel mondo”. Per raggiungere questo obiettivo poi, l’UE definisce come prioritarie le seguenti tematiche:

  • Sviluppo umano
  • Uguaglianza di genere
  • Cambiamento climatico
  • Protezione ambientale
  • Inclusione sociale
  • Azioni legate alla migrazione

Nella descrizione dell’NDICI troviamo tre pilastri sui quali si baseranno i programmi implementati. Tali pilastri sono delle vere e proprie categorie di spesa all’interno delle quali si collocano i programmi, ripartiti tra i tre sulla base dei loro obiettivi generali. Questi pilastri nel concreto sono:

  1. il pilastro geografico: per il supporto del dialogo e la cooperazione con i Paesi terzi e le regioni;
  2. il pilastro tematico (espresso a livello globale): la difesa della democrazia, lo stato di diritto e dei diritti umani, il supporto delle organizzazioni della società civile e la stabilità e pace;
  3. il pilastro della rapidità: far fronte a crisi, instabilità e conflitti, sfide della resilienza ed aiuto umanitario. È citata inoltre una parte dedicata a tutte le emergenze e circostanze imprevedibili, tra cui, secondo la scheda tecnica della Commissione Europea datata giugno 2021, pressioni migratorie.

Il budget per l’NDICI ammonta a quasi 80 miliardi. La distribuzione di tale budget tra i programmi contenuti nei tre pilastri sopra descritti è interessante per iniziare a capire le criticità sorte circa lo Strumento di Vicinato, Sviluppo e Cooperazione Internazionale e delle quali meglio si dirà nel prossimo paragrafo.

Per i programmi legati all’azione esterna (pilastro geografico) dell’UE, sono stati stanziati € 60.38 miliardi di euro, suddivisi tra: Paesi di vicinato; Africa Sub-Sahariana; Asia e Pacifico; Americhe e Caraibi.

Per i programmi tematici invece, sono stati stanziati €6.36 miliardi mentre per i restanti programmi di rapidità sono stati previsti appena €3.18 miliardi ai quali si devono aggiungere altri € 9.53 miliardi stanziati specificamente per la clausola per le azioni di emergenza e imprevedibilità.

La complessità dell’ampia gamma degli strumenti fin qui analizzati, ci porterà ad analizzare le critiche così come gli aspetti innovativi del MFF nel contesto delle politiche migratorie e di azione esterna dell’UE ed i relativi attori esterni.

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Fonti

https://www.normativa.largemovements.it/follow-the-money-quadro-finanziario-pluriennale/ https://www.asmel.eu/downloads/154s.pdf

https://www.schumanassociates.com/newsroom/eu-external-aid-ndici

file:///C:/Users/750317/Downloads/factsheet-global-europe-ndici-june-2021_en.pdf

https://ec.europa.eu/home-affairs/funding/asylum-migration-and-integration-funds/asylum-migration-and-integration-fund-2021-2027_en

 http://www.newslettereuropean.eu/multiannual-financial-framework-mff-allocation-migration/

https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/about_the_european_commission/eu_budget/mff_2021-2027_breakdown_current_prices.pdf

https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/find-funding/eu-funding-programmes/integrated-border-management-fund_it

https://ec.europa.eu/home-affairs/funding/asylum-migration-and-integration-funds/asylum-migration-and-integration-fund-2021-2027_en https://ec.europa.eu/neighbourhood-enlargement/funding-and-technical-assistance/neighbourhood-development-and-international-cooperation-instrument-global-europe-ndici-global-europe_en

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