Large Movements APS sta crescendo sempre di più e sta aumentando il numero di servizi e di attività che svolge. Per questo motivo siamo alla ricerca di collaboratori volontari che ci aiutino a strutturare e portare avanti un nuovo, ambizioso ed a dir poco attuale progetto: una task force di analisi interamente dedicata alla situazione Ucraina.
Chi siamo e cosa facciamo?
Large Movements APS è un’associazione di promozione sociale nata dall’idea di due ragazzi accomunati dalla passione per il diritto umanitario ed internazionale e che nel tempo è cresciuta e si è posta come obiettivo quello di proporre un approccio innovativo al fenomeno delle migrazioni.
In generale, lavoriamo su tre macro-direttrici di lavoro: quella divulgativa/d’opinione; quella di progettazione e quella dedicata all’advocacy. Queste sono tutte interconnesse tra di loro e sono costantemente presenti nella nostra visione di insieme ogni volta che ci dedichiamo ad una determinata attività.
La base dalla quale siamo partiti, e che costituisce tuttora la maggioranza del nostro flusso di lavoro, è quello della divulgazione di nozioni di diritto internazionale, di geopolitica, di macroeconomia, d’inchiesta (e tanto ancora). Lo scopo di questa scelta strategica risiede nel fatto che troppo spesso il sapere rimane appannaggio di una cerchia ristretta di persone e questo, con riferimento al settore nel quale ci muoviamo, ha creato la sempre più dilagante ondata di xenofobia e razzismo alla quale stiamo assistendo nell’ultimo decennio.
Siamo fermamente convinti che, per cambiare realmente le cose, bisogna far comprendere a chiunque gli effetti reali e positivi del fenomeno migratorio. Non a caso il nostro motto è “Conoscere è resistere!”.
In cosa consiste la nostra proposta e come vogliamo svilupparla?
Con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, riteniamo opportuno prendere una posizione chiara, netta e decisa circa la situazione ma non dimenticandoci quello che è il nostro focus di lavoro, ossia l’ambito migratorio.
Abbiamo quindi pensato di dare vita ad una task force interamente dedicata alla “Questione Ucraina”, divisa a sua volta in vari gruppi di lavoro così da cercare di cogliere tutti gli aspetti essenziali del conflitto e, soprattutto, dei suoi effetti in termini economici, sociali e politici dal momento che tutti e tre confluiranno a determinare il nuovo equilibrio mondiale del potere per il prossimo futuro.
Ciascun gruppo di lavoro, si concentrerà su degli argomenti specifici il cui taglio verrà concordato tra gli stessi componenti del team durante le riunioni di briefing. Abbiamo deciso di creare i seguenti sottogruppi[1]:
- Team Stati Uniti = analisi delle sanzioni e delle politiche statunitensi che hanno portato al conflitto (con uno sguardo rivolto anche alla politica interna);
- Team Russia = analisi delle politiche russe che hanno preceduto il conflitto, delle reazioni alle sanzioni, della repressione del dissenso e dei nuovi accordi con la Cina, della politica interna e delle ripercussioni sulla popolazione civile dissidente;
- Team Europa = analisi delle sanzioni adottate, degli effetti della protezione temporanea e del precedente che rappresenta, del ruolo della Francia nei negoziati;
- Team Italia = analisi delle sanzioni adottate e degli effetti sulla nostra economia, dei colloqui per diversificare le nostre fonti energetiche, del recepimento della Direttiva n. 55/2001;
- Team Nazioni Unite e Nato = analisi delle sanzioni, delle votazioni e del doppio gioco cinese;
- Team Diritto d’Asilo e Rifugiati: analisi degli effetti della propaganda mediatica che distingue tra rifugiati “veri” e “finti” e del sistema d’accoglienza differenziato tra cittadini ucraini e non.
Siamo ben lungi da dire che il conflitto ucraino sia lieve né tantomeno che non debba vedere una risposta forte e coesa delle istituzioni europee, ma il nostro ruolo come associazione della società civile attenta a questi fenomeni – e, più in generale, come giovani attivisti e cittadini europei che vogliono un cambio di marcia effettivo dell’Europa affinché viva davvero degli ideali sulla quale è stata fondata – è anche quello di studiarli per anticiparne le devianze da un lato e per proporre correttivi adeguati a tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte, anche e soprattutto le più deboli.
La logica di questi interventi e di queste analisi deve comunque sempre essere improntata alla critica costruttiva e mai alla pura e sterile polemica e/o mera espressione di una posizione personale.
Come attivarti?
Se sei interessato alla tematica e vuoi metterti in gioco realizzando approfondimenti dedicati (non solo sotto forma di articolo), mandaci una mail a redazione@largemovements.it indicando in oggetto “Candidatura spontanea Ucraina – (nome Team di interesse)” entro e non oltre mercoledì 23 marzo.
Non vi è un numero massimo di Team per i quali ci si può candidare ma si richiede che per ciascuna delle proprie preferenze venga indicato in un max di 800 caratteri (spazi esclusi): (i) il motivo del proprio interesse per ciascun sottogruppo; (ii) le skills che si metterebbero a disposizione del team. L’invio del proprio curriculum è un requisito preferenziale.
Per maggiori informazioni su questa call for actions scrivere a presidente@largemovements.it
[1] Si deve rilevare che gli argomenti qua elencati sono da intendersi come esemplificativi e non esaustivi, dal momento che preferiamo demandare al Team specifico la scelta sul taglio definitivo da dare al gruppo di lavoro (anche alla luce dei rapidi cambiamenti sul terreno).
