Il 16 novembre si celebra la giornata internazionale per la Tolleranza. Questa giornata è stata dichiarata dell’UNESCO nel 1995 per ricordare i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Noi di Large Movements riteniamo che questa giornata sia di grande rilevanza soprattutto dinanzi ai sempre più frequenti fenomeni di intolleranza a cui assistiamo in Italia ed a livello internazionale. Per capire meglio l’importanza di questa giornata proviamo innanzitutto a definire cosa sia l’intolleranza.
Cos’è l’intolleranza?
Quando parliamo di intolleranza intendiamo qualsiasi atteggiamento ostile verso valori, comportamenti o idee che vengono ritenuti non conformi a quelli socialmente accettati. L’intolleranza può essere privata o pubblica e quando entra nella politica e nella società viene solitamente rivolta verso gruppi di individui considerati “diversi”. A seconda della forma che prende, gli atteggiamenti intolleranti possono prendere nomi diversi, quali razzismo, omofobia, discriminazione etc. Il contrario dell’intolleranza è ovviamente la tolleranza ma attenzione, il termine tolleranza non è di per sé positivo. Infatti, tolleranza indica un atteggiamento di accettazione di ciò che si ritiene comunque negativo. Tolleranza in senso stretto vuol dire accettare che vi siano al mondo diversi punti di vista e accettare le decisioni altrui senza cercare di cambiare ciò che si ritiene essere sbagliato. Come si può ben intendere quindi il concetto di tolleranza non è un concetto facile da comprendere. La ricerca della verità assoluta è qualcosa che l’essere umano ha perseguito per tutta la sua esistenza ed è probabilmente una ricerca di per sé vana. Questo perché non esiste una verità assoluta, ognuno vede il mondo secondo il suo vissuto e la sua propria morale. La tolleranza è comunque qualcosa di assolutamente indispensabile per una convivenza pacifica. Non possiamo chiedere agli altri di condividere le nostre posizioni ma possiamo chiedergli di rispettare le nostre come noi rispettiamo le loro.
Come possiamo combatterla?
Ricordiamo che l’intolleranza e le sue manifestazioni quali il razzismo e l’omofobia sono ad oggi alla base di alcuni fra gli avvenimenti più tragici della nostra storia e delle violazioni dei diritti umani che quotidianamente avvengono nel mondo. Dunque, è un fenomeno che va contrastato, ma come?
Ognuno di noi può fare qualcosa ogni giorno per combattere l’intolleranza che dilaga nelle nostre società. Quando però il fenomeno diventa troppo diffuso vi è bisogno di azioni più strutturali che vadano a modificare il modo di ragionare dei membri della società. Per fare ciò una delle tecniche più usate è l’avvio di processi di dialogo fra cittadini. Infatti, l’intolleranza, spesso è frutto dell’ignoranza e della paura per il diverso. Conoscendo l’altra parte diventa più facile accettarlo. Per questa stessa ragione un altro strumento che può essere usato per contrastare gli episodi di intolleranza è l’educazione e la consapevolezza individuale. Se la popolazione è educata alla tolleranza ed è consapevole che la violenza non risolve niente e l’unica soluzione è il dialogo, ci sarebbe una notevole riduzione degli episodi di intolleranza. Infine, la legge dovrebbe aiutare a riconoscere e difendere i diritti umani e soprattutto condannare gli atti di intolleranza e violenza. Ricordiamo che la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri e dunque atti di violenza fisica e verbale contro qualunque persona per qualunque ragione non sono accettabile, non possono essere legittimati usando il concetto di libertà e devono essere puniti.
Conclusione
In conclusione, noi di Large Movements riteniamo che la tolleranza sia importante per garantire la pace. Per questa ragione riteniamo che sia importante insegnare ai bambini fin da piccoli ad ascoltare ed accettare le idee altrui. Il mondo è pieno di diversità ed è importante abbracciarle tutte. Magari non condividiamo alcune idee ma se quelle idee non ledono gli altri in alcun modo è nostro dovere ascoltare e dialogare. La violenza, sia verbale che fisica, contro ciò che non condividiamo non è mai accettabile non solo perché non porta a nessun risultato ma soprattutto perché crea un clima ostile dove la convivenza pacifica diventa difficile se non impossibile.
Se ti è piaciuto l’articolo, CondividiCi!