Il 18 novembre si celebra la Giornata europea sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali istituita il 25 maggio del 2015 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. L’istituzione della giornata arriva a circa 8 anni di distanza dalla Convenzione a cui si ispira: la Convenzione di Lanzarote dell’ottobre del 2007.
La Convenzione ha l’ambizione di contribuire efficacemente alla protezione dei minori da forme di sfruttamento sessuale ed abuso sessuale. Gli obiettivi programmatici della Convenzione e dei suoi firmatari sono infatti da una parte la criminalizzazione di ogni attività sessuale con bambin* sotto l’età del consenso e dall’altra quello di combattere la prostituzione e la pornografia minorile.
Per quanto la pedofilia sia una pratica antichissima, è soltanto a partire dal XIX secolo che la questione è divenuta oggetto d’interesse dell’opinione pubblica. Del resto solo con la scienza moderna si è cominciato ad indagare con accuratezza sulle conseguenze psicologiche e fisiche dei minori.
L’abuso sessuale è un fenomeno complesso ed in continua evoluzione pertanto il monitoraggio da parte delle autorità appare spesso frammentato. Dall’altra parte gli effetti devastanti del fenomeno per la psiche dei minori sono evidenti.
Nonostante questo e nonostante la sempre crescente attenzione dell’opinione pubblica, il fenomeno non accenna a diminuire tanto che, secondo numerosi analisi e studi, la stima dei bambini che nella sola Europa hanno subito qualche forma di abuso si aggira fra il 20% e il 25%.
I motivi che spesso rendono difficile il monitoraggio sono noti, in quanto la maggior parte delle volte gli abusi si consumano in luoghi familiari ai minori (casa, scuola o contesti ricreativi) e quindi spesso commessi da persone conosciute. Gli abusi appaiono in aumento nella maggior parte del mondo.
Negli ultimi anni ed in particolare durante il periodo pandemico sono in notevole aumento le segnalazioni di casi di online child sexual exploitation (ossia di sfruttamento sessuale minorile).
Gli enti e le associazioni impegnati nella lotta contro ogni forma di abuso e sfruttamento minorile dichiarano unanimemente la necessità di un sempre maggiore coinvolgimento dei bambin* e adolescent* nell’ideazione di progetti e programmi volti a creare luoghi di condivisione e fiducia. Appare quindi centrale lavorare per garantire ai minori strumenti conoscitivi ed informativi idonei a spigare cosa si intende per abuso sessuale, nonché concetti come il consenso e la fiducia. In Europa ed in Italia numerose sono le iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza e ad informare adeguatamente genitori e tutori sui i luoghi o le modalità con cui avvengono gli abusi.
Alla luce di quanto detto, il team di Large Movements ritiene convintamente necessario continuare a mantenere alta l’attenzione sul fenomeno così da redigere proposte contenenti soluzioni sempre più efficaci di contrasto alla lotta agli abusi e allo sfruttamento minorile.
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Angelo Lerro
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